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sabato, gennaio 27, 2007

SHYLOCK




Monologo di Shylock

Dal Mercante di Venezia di William Shakespeare



Mi ha disprezzato e deriso un milione di volte;

ha riso delle mie perdite, ha disprezzato i miei guadagni e deriso la mia nazione,

reso freddi i miei amici, infuocato i miei nemici.

E qual è il motivo? Sono un ebreo.

Ma un ebreo non ha occhi? Un ebreo non ha mani, organi, misure, sensi, affetti, passioni, non

mangia lo stesso cibo, non viene ferito con le stesse armi, non è soggetto agli stessi disastri, non guarisce allo stesso modo, non sente caldo o freddo nelle stesse estati e inverni allo stesso modo di

un cristiano? Se ci ferite noi non sanguiniamo? Se ci solleticate, noi non ridiamo? Se ci avvelenate

noi non moriamo? E se ci fate un torto, non ci vendicheremo?

Se noi siamo come voi in tutto vi assomiglieremo anche in questo.

Se un ebreo fa un torto ad un cristiano, qual è la sua umiltà? Vendetta.

La cattiveria che tu mi insegni io la metterò in pratica;

e sarà duro ma eseguirò meglio le vostre istruzioni.





ANNA FRANK

Niña judía recluida en un campo de concentración, donde falleció a los 16 años, fue la artífice de que el mundo entero conociera los horrores del holocausto nazi a través de sus vivencias, plasmadas en un diario publicado en 1947, dos años después de su muerte.

El diario, con una prosa llena de candor, encanto y comprensión de la agobiante y claustrofóbica vida familiar en el escondite holandés, es el recuerdo perpetuo de la atrocidad de los crímenes nazis.

domenica, gennaio 21, 2007